Prima di parlare di quello che è successo nell'ultimo consiglio comunale di Cairo Montenotte, crediamo sia utile parlare in termini semplici e comprensibili, delle varianti al piano regolatore.
Uno strumento che dovrebbe essere utilizzato per casi di urgenza o motivato con una reale necessità da parte di tutta la collettività che spinge così l'amministrazione di un comune a derogare alcuni punti del piano urbanistico, per permettere di costruire più agevolmente in certe aree.
Purtroppo questo strumento è molto spesso utilizzato dalle amministrazioni comunali per agevolare gli interessi dei privati "in cambio" di lavori di pubblica utilità.
In parole povere, basta pagare ed il comune è pronto a variare il piano regolatore ad uso e consumo dell'imprenditore privato.
Nell'ultima seduta del consiglio comunale l'attuale amministrazione Briano, ha provveduto ad approvare ben tre varianti all'attuale piano regolatore, per permettere la costruzione di 2 palazzi in centro e un complesso residenziale a Carnovale.
In un momento in cui il mercato immobiliare"stagna", a tal proposito proprio il 20 aprile scorso su "La Stampa" un articolo sottolineava la crisi profonda del mattone nella nostra valle, a Cairo Montenotte si inverte la rotta autorizzando la costruzione di nuovi insediamenti abitativi...
Rimaniamo
a dir poco sconcertati, da questa accelerazione dell'utilizzo dello
strumento delle varianti proprio ora che sta finendo il periodo di
salvaguardia del piano regolatore oramai scaduto da 18 mesi.
O forse il tutto è spiegato dal fatto che per i prossimi quattro anni Cairo non avrà il nuovo piano regolatore e qualche imprenditore smaniava per avere le autorizzazioni?
L'utilizzo
delle varianti al piano regolatore, come merce di scambio per la realizzazione di opere
pubbliche, seppur necessarie, non trova assolutamente nè la nostra
approvazione nè il nostro consenso, in quanto si perde con l'utilizzo
indiscriminato delle stesse la visione di insieme che un piano
regolatore dovrebbe avere.
Con
le varianti si va a far cassa continuando a far crescere il nostro
paese come una coperta patchwork mal assortita, con disparità
evidenti nel trattare le esigenze dei cairesi che vogliono costruire
casa.
Senza
tener conto che i lavori fatti in cambio delle varianti permettono ai
privati di realizzare lavori pubblici, speriamo non sia il caso di Cairo Montenotte, in economia, andando a guadagnare ulteriormente su
somme che erano dovute al comune, passando invece ancora come dei
benefattori. Il nostro gruppo con voto unanime ha votato contro a tutte e tre le varianti apportate al piano regolatore.
Entrando nel dettaglio, per il primo palazzo, che sorgerà sul terreno del vecchio "Fantasque", si è derogato su, estensione del terreno utilizzato (servivano 5.000 mq. ne utilizzeranno solo 2.885 mq), distanza dai confini ( 5 m contro i 16,70 richiesti), altezza della palazzina ( 16,70 m quando il limite era 12 metri), con ben 2.373 metri cubi di maggior volume costruito.
Il tutto in "cambio" della realizzazione dei marciapiedi in Via XXV Aprile e la tanto attesa rotonda, di cui però non vi è ancora alcuna progettazione e che prevederebbe, tra l'altro, anche un esproprio ai
danni di un privato (terreno del vecchio mulino).
Per il secondo palazzo, che dovrebbe sorgere di fianco al vecchio palazzetto dello sport in Corso XXV Aprile, si è derogato sulle dimensioni del terreno utilizzato ( 2.885 mq contro i 5.000 mq previsti dal piano), distanza dai confini (3 metri contro i 20,80 necessari), altezza della palazzina (20,80 metri contro i 12 previsti in origine dal piano), 940 metri cubi di maggior volume costruito. Il tutto in cambio di 79.942,50 euro di opere pubbliche da definirsi da parte del comune.
Chiudiamo con il complesso residenziale denominato "Case Vallone" che grazie al voto favorevole della maggioranza, sarà costruito nella frazione di Carnovale in zona semi-rurale .In questo caso la variante approvata permette di costruire ben 7 unità residenziali mono e bifamiliari in 6.880 mq. contro i 20.000 mq. previsti dal piano. L'indice di edificabilità territoriale quintuplicato, per permettere di costruire 2752 metri cubi contro i 428 metri cubi edificabili fino a ieri. Distanza dalla strada portata da 20 metri a 10 metri. In cambio la ditta costruttrice si impegna di realizzare un tratto di fognatura ed acquedotto in Loc.Carnovale. per 203.000 euro.
Speriamo che gli organi competenti in regione che dovranno valutare questa variante pongano rimedio a questo pericoloso precedente confezionato dall'attuale amministrazione cairese.
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