martedì 9 luglio 2013

Quale futuro per l'Ospedale di Cairo Montenotte?


Nel consiglio comunale del 29 aprile scorso il nostro gruppo consigliare di minoranza "Il comune di tutti" con un'interpellanza sullo stato dell'arte del Distretto Socio Sanitario e dell'Ospedale, aveva sollecitato al Sindaco Fulvio Briano un incontro urgente con il direttore generale dell'Asl2 Flavio Neirotti per illustrarci il futuro del "nostro"Ospedale San Giuseppe.
Nella giornata di oggi 8 luglio 2013 dopo più di due mesi di attesa, a Cairo Montenotte per incontrare i politici locali, i rappresentanti del Comitato Sanitario Locale ed il nostro gruppo consigliare è arrivato non solo il direttore generale dell'Asl2, ma anche l'assessore regionale alla salute Claudio Montaldo.
Per sintetizzare la situazione crediamo che le parole dell'assessore Montaldo siano esplicative, quando dichiara che la "razionalizzazione" dell'ospedale cairese ha posto finalmente fine ad un "errore" che l'ospedale stesso rappresentava nello scenario della sanità ligure.
Beh... già definire "razionalizzazione"  il saccheggio di risorse umane e di macchinari che il "nostro" nosocomio ha dovuto subire è un esercizio linguistico perlomeno ardito, ma definire l'Ospedale pre-tagli un "errore" sinceramente non è neppure commentabile...
Del fatto che la Valbormida è zona disagiata, sembra che non importi nè al direttore nè all'assessor Montaldo, che forti dei loro "numeri" post-razionalizzazione, rimangono sulle loro posizioni.
Purtroppo però i malati non sono numeri, ma persone...ma forse questi manager e burocrati se lo sono dimenticati.
Il gruppo consigliare "Il Comune di tutti", pensa che questo incontro è stato richiesto non a caso, ma dopo aver sperimentato per diversi mesi le nuove trasformazioni subite dal nostro Ospedale.
Pur non entrando in tecnicismi specifici, vogliamo ribadire alcune considerazioni espresse nel recente consiglio comunale del 29 aprile scorso.
 E' opportuna una mirata, oculata e corretta organizzazione ospedaliera che possa determinare risultati immediati e soprattutto a costo zero.
 E' di fondamentale importanza la profonda conoscenza e l'ascolto di tutto l'ambito del nostro territorio.
Con i nuovi indirizzi sanitari regionali se il nostro Ospedale non diventa il baricentro per l'intera offerta sanitaria territoriale, purtroppo è destinato a diventare una struttura INCAPACE di fornire risposte complete alle richieste primarie di cure e prestazioni sanitarie.
Riteniamo che il  "San Giuseppe", può diventare il motore principale del sistema sanitario della Valbormida con poche e sensate modifiche.
Collocare al suo interno il Distretto Socio Sanitario, ancora privo di un Direttore, il sevizio di Assistenza Domiciliare Integrata e di tutti gli ambulatori sanitari pubblici capaci di fornire anche prestazioni di consulenza immediata al PPI ospedaliero.
Che il CUPA sia integrato nell'ospedale.
Sarebbe opportuno che finalmente fosse garantita la figura di un referente di Direzione sanitaria nello staff del Direttore Generale, sempre presente presso l'ospedale e che viva il territorio.
Questo per far dialogare le istituzioni sanitarie con i cittadini al fine di ricreare un nuovo rapporto di collaborazione e di fiducia.