giovedì 24 aprile 2014

Posizione minoranza sul bilancio consuntivo


Prendiamo atto con soddisfazione di come l’Assessore Valsetti definisca il bilancio consuntivo che state qui approvando un“bilancio sano” che chiude con un avanzo di amministrazione di 340.000 euro e di come ora il nostro Ente riesca ad onorare i debiti con i fornitori in un tempo ragionevole di 30-60 giorni.

Questo naturalmente non può che farci piacere, ma ci preme chiarire di come a risanare i conti dopo 7 anni di Vs. malgoverno ci hanno pensato le lacrime ed il sangue che avete fatto versare ai cittadini cairesi e di certo il merito di ciò non va a Voi Amministratori. Applicando aliquote IMU alle stelle, le più alte della provincia e tra le più alte in tutta la Liguria, tanto per la prima, quanto per le seconde case ed i fabbricati non abitativi. La realtà è che, in questi anni, prima avete sperperato fondamentali risorse pubbliche spendendo somme non necessarie come ad es. per consulenze ed incarichi professionali esterni che oggi avete praticamente azzerato. Se siamo arrivati al punto di pagare in passato i fornitori anche a 2 anni di distanza con l’Ente che aveva debiti per oltre 5 milioni di euro, significa che non avete amministrato in maniera oculata e responsabile e di questo a pagarne il prezzo sono stati i nostri cittadini.

Intanto, in attesa si concretizzi “il libro dei sogni” che ci avete prospettato in Commissione, con il prossimo bilancio di previsione, documento essenziale dal quale si evidenziano le scelte di chi amministra e la programmazione dell’Ente, tra cui anche importanti ed improrogabili opere pubbliche e lavori, non ci resta che prendere atto del fatto che per far quadrare i conti avete dissanguato i cittadini e per questo il nostro voto sarà fermamente contrario."

Cairo Montenotte..."Il far west delle varianti"

Prima di parlare di quello che è successo nell'ultimo consiglio comunale di Cairo Montenotte, crediamo sia utile parlare in termini semplici e comprensibili, delle varianti al piano regolatore.
Uno strumento che dovrebbe essere utilizzato per casi di urgenza o motivato con una reale necessità da parte di tutta la collettività che spinge così l'amministrazione di un comune a derogare alcuni punti del piano urbanistico, per permettere di costruire più agevolmente in certe aree.

Purtroppo questo strumento è molto spesso utilizzato dalle amministrazioni comunali per agevolare gli interessi dei privati "in cambio" di lavori di pubblica utilità.
In parole povere, basta pagare ed il comune è pronto a variare il piano regolatore ad uso e consumo dell'imprenditore privato.

Nell'ultima seduta del consiglio comunale l'attuale amministrazione Briano, ha provveduto ad approvare ben tre varianti all'attuale piano regolatore, per permettere la costruzione di 2 palazzi in centro e un complesso residenziale a Carnovale.
In un momento in cui il mercato immobiliare"stagna", a tal  proposito proprio il 20 aprile scorso su "La Stampa" un articolo sottolineava la crisi profonda del mattone nella nostra valle, a Cairo Montenotte si inverte la rotta autorizzando la costruzione di nuovi insediamenti abitativi...
Rimaniamo a dir poco sconcertati, da questa accelerazione dell'utilizzo dello strumento delle varianti proprio ora che sta finendo il periodo di salvaguardia del piano regolatore oramai scaduto da 18 mesi.
O forse il tutto è spiegato dal fatto che per i prossimi quattro anni Cairo non avrà il nuovo piano regolatore e qualche imprenditore smaniava per avere le autorizzazioni? 
L'utilizzo delle varianti al piano regolatore, come merce di scambio per la realizzazione di opere pubbliche, seppur necessarie, non trova assolutamente nè la nostra approvazione nè il nostro consenso, in quanto si perde con l'utilizzo indiscriminato delle stesse la visione di insieme che un piano regolatore dovrebbe avere.
Con le varianti si va a far cassa continuando a far crescere il nostro paese come una coperta patchwork mal assortita, con disparità evidenti nel trattare le esigenze dei cairesi che vogliono costruire casa.
Senza tener conto che i lavori fatti in cambio delle varianti permettono ai privati di realizzare  lavori pubblici, speriamo non sia il caso di Cairo Montenotte, in economia, andando a guadagnare ulteriormente su somme che erano dovute al comune, passando invece ancora come dei benefattori. Il nostro gruppo con voto unanime ha votato contro a tutte e tre le varianti apportate al piano regolatore.

Entrando nel dettaglio, per il primo palazzo, che sorgerà sul terreno del vecchio "Fantasque", si è derogato su, estensione del terreno utilizzato (servivano 5.000 mq. ne utilizzeranno solo 2.885 mq), distanza dai confini ( 5 m contro i 16,70 richiesti), altezza della palazzina ( 16,70 m quando il limite era 12 metri), con ben 2.373 metri cubi di maggior volume costruito.
Il tutto in "cambio" della realizzazione dei marciapiedi in Via XXV Aprile e la tanto attesa rotonda, di cui  però non vi è ancora alcuna  progettazione e che prevederebbe, tra l'altro, anche un esproprio ai danni di un privato (terreno del vecchio mulino).
Per il secondo palazzo, che dovrebbe sorgere di fianco al vecchio palazzetto dello sport in Corso XXV Aprile, si è derogato sulle dimensioni del terreno utilizzato ( 2.885 mq contro i 5.000 mq previsti dal piano), distanza dai confini (3 metri contro i 20,80 necessari), altezza della palazzina (20,80 metri contro i 12 previsti in origine dal piano), 940 metri cubi di maggior volume costruito. Il tutto in cambio di 79.942,50 euro di opere pubbliche da definirsi da parte del comune.
Chiudiamo con il complesso residenziale denominato "Case Vallone" che grazie al voto favorevole della maggioranza, sarà costruito nella frazione di Carnovale in zona semi-rurale .In questo caso la variante approvata permette di costruire ben 7 unità residenziali mono e bifamiliari in 6.880 mq. contro i 20.000 mq. previsti dal piano. L'indice di edificabilità territoriale quintuplicato, per permettere di costruire 2752 metri cubi contro i 428 metri cubi edificabili fino a ieri. Distanza dalla strada portata da 20 metri a 10 metri. In cambio la ditta costruttrice si impegna di realizzare un tratto di fognatura ed acquedotto in Loc.Carnovale. per 203.000 euro.
Speriamo che gli organi competenti in regione che dovranno valutare questa variante pongano rimedio a questo pericoloso precedente confezionato dall'attuale amministrazione cairese.








martedì 8 aprile 2014

Lo stadio "Paolo Ponzo" sarà smantellato...sfrattato il Bragno calcio

 Manca ormai solo più l’ufficialità alla notizia che la frazione di Bragno perderà il "suo" campo sportivo.
E', infatti, questa la decisione presa dal Sindaco Briano in merito all'"Operazione Bistolfi", che vedrà smantellare l'attuale stadio per permettere la costruzione dell'ennesimo capannone nell'area di Bragno, senza realizzare un nuovo campo come prevedeva in principio la convenzione tra il Comune e la Ditta Bistolfi.
Nessuno cita più oggi il vecchio impianto intitolato meno di un anno fa alla memoria del compianto Paolo Ponzo.

Era infatti il 30 maggio 2013, quando il campo sportivo di Bragno diventava per volontà di tutti i bragnesi e di ogni cairese, sportivo e non, il "Paolo Ponzo" e non più il “Comunale”.
Il sindaco Briano dieci mesi fa non sapeva ancora di smantellare il vecchio stadio, senza ricostruirne uno nuovo?
Non sapeva della situazione delle casse comunali? Forse non avremo mai una risposta a tali quesiti, ma sicuramente una decisione di questo genere è il massimo dell’incoerenza politica, ma soprattutto umana.
Il Bragno calcio è stato "elegantemente" invitato a trasferirsi a giocare al "Lionello Rizzo" di Cairo (in pratica da ospite in trasferta) che verrà, con i soldi degli oneri versati dalla Ditta Bistolfi, rinnovato e dotato di un manto in erba sintetica.
La cosa incredibile ed assurda è che l'invito non è stato formalizzato dall'amministrazione comunale, ma con una telefonata dal direttore generale della Cairese, Franco Merlo... Questo è un paese fantastico: dove capita che il Sindaco Briano agisca un po’ come il presidente della Cairese e dove un dirigente della Cairese, invece fa le veci dell'amministrazione del Comune di Cairo.
Una situazione a dir poco imbarazzante e paradossale come del resto tutta l'operazione "Bistolfi", l'ennesimo caso di scambio con vendita di beni pubblici e varianti studiate ad esclusivo interesse dei privati.
Il sindaco Briano afferma che i soldi non verranno spesi nel nuovo impianto sportivo, ma su interventi prioritari sul tessuto urbano di Bragno.
Ennesimo ricatto morale per i cittadini, ristrutturare le scuole o rifare il campo sportivo?
Quindi i bragnesi si troveranno ad un bivio obbligato e chinare come al solito la testa...
In merito alla spaccatura del nostro gruppo, crediamo sia normale avere delle divergenze che sono state più di carattere formale che sostanziale.
In merito alla "faccenda" del "Ponzo", il nostro gruppo è concorde nello schierarsi contro la scelta del Sindaco, nella speranza che anche fra la maggioranza ci sia qualche "testa pensante" che non sia così convinto della bontà dell'operazione.
Ringraziamo come al solito il sindaco Briano per la premura dimostrata nei nostri confronti, interessandosi delle spaccature e degli imbarazzi della minoranza, ricordandogli a nostra volta quell'imbarazzante sedia vuota da più di 9 mesi sia in Consiglio Comunale che nelle Commissioni, frutto delle assenze ingiustificate e ripetute di un membro della sua maggioranza.