mercoledì 27 marzo 2013

Comune al "verde"...cairesi al buio!!!


Si spengono le luci, tacciono le voci...Alle persone con i capelli bianchi viene alla mente una hits del 1963 di Adriano Celentano, mentre per i cairesi sarà una dura realtà prospettata dal sindaco Fulvio Briano e dall'attuale amministrazione comunale.
Per far fronte alla spending review ed alla crisi in cui versano le casse del comune di Cairo Montenotte, la commissione istituita dalla giunta Briano per tagliare gli sprechi è arrivata alla "geniale"idea di spegnere fino ad un terzo dei lampioni pubblici.
Una manovra degna del ragionier Fantozzi e del suo inseparabile collega Filini...
La soluzione di spegnere una parte dell'illuminazione pubblica è sintomatica di una programmazione carente dei lavori pubblici sviluppata dalla giunta Briano.
In moltissimi comuni italiani negli anni scorsi hanno iniziato a lavorare per abbattere i costi dell'illuminazione pubblica, sostituendo le vecchie lampade a vapori di mercurio con nuove apparecchiature a led arrivando a risparmi dal 40% al 70%...
Comuni come Millesimo, Tortona, Rivalta Ligure e Rimini entrando in partnership con aziende e gestori privati hanno iniziato un percorso per abbattere i costi dell'illuminazione pubblica rinnovando anche lampioni e attuando sistemi di telecontrollo.
A Cairo invece spengono le luci...abbassando giocoforza gli standard di sicurezza.
Purtroppo l'equazione" - luce + microcriminalità" sarà il risultato con cui si dovranno fare i conti i cairesi.
Inoltre visto lo stato delle strade del comune di Cairo spegnere una parte dei lampioni che costeggiano le carreggiate, significherebbe aumentare il rischio già elevatissimo di incappare in buche ed avvallamenti.
Se i tagli ai conti del comune saranno necessari, sarebbe più indicato rivolgersi su altre voci del bilancio ed iniziare a pensare che certe spese effettuate negli anni scorsi potevano essere limitate.


domenica 24 marzo 2013

Cairo, il paese dei "tappulli"



Credo che qualsiasi persona che negli ultimi tempi si sia trovato a percorrere le strade comunali di Cairo Montenotte, abbia provato la sensazione di essere stato teletrasportato su delle carrabili dell'America latina o del centro Africa...

No state tranquilli non siete su qualche strada del Guatemala o del Ciad ma siete a Cairo Montenotte, città nell'entroterra ligure..Savona...Italia.
Parafrasando la "città dei balocchi" di collodiana memoria, Cairo Montenotte può essere certamente definita la"città dei tappulli", dove le strade sembrano delle coperte patchwork mal assortite.
Avevo pensato di allegare all'articolo qualche fotografia della situazione stradale di Cairo, ma visto la moltitudine di buchi, rattoppi, avvallamenti lascio ad ogni cairese di pensare alla "sua voragine preferita"...tanto la scelta non manca.
Un po' di asfalto era "piovuto" in centro città una settimana prima dell'elezioni comunali dell'anno scorso, l'immancabile "marchetta" elettorale che non poteva certamente mancare...poi in giro si sono visti solo gli operai del comune che sconsolati con la pala vanno a tappare i buchi più grossi.
Dal ponte Stiaccini la situazione più grottesca con buca, avvallamento, controbuca e cambio di pendenza...meglio di un giochino della playstation.
Farla straiato su un autolettiga, magari con una frattura, sicuramente da più emozioni delle motagne russe di Gardaland.
Il pessimo stato delle strade cairesi è un problema che da alcuni anni si sta trascinando, ma che senza una seria programmazione dei lavori pubblici è sfociato in una situazione patetica.
I lavori del teleriscaldamento in centro città hanno poi dato il colpo di grazia...ma pretendere un ripristino adeguato da parte della ditta che ha effettuato i lavori era chiedere troppo?
Così gli interessi di pochi sono andati a discapito di tutta la popolazione...bravi!
Dall'amministrazione comunale continuano ad affermare che non ci sono soldi nelle casse del comune.
Ma per quanto tempo i cairesi dovranno aspettare per avere un pò di afalto...le prossime elezioni?





 

domenica 17 marzo 2013

Burlando in Valbormida, ma evita di passare a Cairo



Lunedì 18 marzo il presidente della regione Liguria ha organizzato una salita in Valbormida, dove toccherà Mallare, Pallare, Bormida e Plodio.
E' quasi un anno che il "nostro" governatore non frequenta la nostra valle, dall'aprile del 2012, dove era comparso a Cairo Montenotte per una immancabile "marchetta" pre-elettorale...
Non riusciamo a capire, visto i suoi rari passaggi nel nostro territorio, come mai non abbia anche inserito nella sua "gita" fuoriporta in Valbormida un passaggio,seppur rapido in quel di Cairo Montenotte...Magari a vedere i nuovi reparti frutto del potenziamento dell'ospedale locale, o  per verificare  le nuove strutture delle coperture dei parchi carbone, o per visitare il nuovo insediamento industriale della Toshiba, o per confrontarsi con qualche felice ex-cassaintegrato della Ferrania celermente reinserito nel mondo del lavoro. Magari...
Certamente memore del detto "occhio non vede...cuore non duole", il "nostro" governatore ha preferito evitare Cairo ed i cairesi, continuando a trattarci come appestati in un lazzaretto.
I Cairesi sono decisamente stanchi di essere imboniti di promesse politiche e frasi di circostanza, ed essere trattati come liguri di serie B.
Auguriamo comunque una splendida "gita" nella nostra valle, sperando che il "nostro" governatore non si lasci scoraggiare dalla nevicata prevista per la giornata.



domenica 10 marzo 2013

Consiglieri regionali liguri...stipendio sicuro anche se in galera


E' di ieri la notizia, riporto di spalla l'articolo, che nel dicembre scorso il consiglio regionale della Liguria ha mantenuto la norma che assicura ai consiglieri liguri  anche se arrestati o ai domiciliari il diritto ad un' indennità mensile per la soppravvivenza della propria  famiglia...poca roba...solamente 3.500 euro lordi, perciò più di 2.000 euro netti.
Già la notizia di per sè è sconcertante, stucchevole è il commento da palazzo Tursi, che per voce del vice-presidente Michele Boffa, dichiara che la norma non rappresenta in alcun modo un privilegio per i nostri amministratori regionali.
Sinceramente spero di essere smentito, ma credo che qualsiasi cittadino lavoratore nel settore privato se incappa in una disavventura penale con arresto, non abbia diritto a nessun "assegno alimentare" per la famiglia...
Per l'ennesima volta i "nostri" politici hanno perso l'occasione di fare un concreto gesto per limitare i privilegi della "casta".

lunedì 4 marzo 2013

Cittadinanza onoraria figli stranieri...posizione della minoranza

ico footer


Nel prossimo consiglio comunale ci è stato anticipato, per voce del sindaco sugli organi di informazione, che dovremmo deliberare per assegnare la cittadinanza onoraria ai minori nati da stranieri in Italia e residenti nel Comune di Cairo Montenotte.
Il tutto a fronte di una campagna istituita dall'Unicef (www.unicef.it/iocometu )
Come non si può essere d'accordo quando si parla di diritti per i bambini...ma...
Indubbiamente l'assegnazione della cittadinanza onoraria agli stranieri di seconda generazione è un gesto nobile, ma che rischia di rimanere fine a se stesso se non supportato a livello legislativo.
La globalizzazione ha portato degli sconvolgimenti così rapidi che una legge del 1992 (L.91) è a dir poco anacronistica...Non vorremmo che questo gesto simbolico, sia solo strumentalizzato a livello mediatico, senza portare alla formulazione di una legge che vada a sopperire un reale bisogno emerso nell'ultimo decennio.
L'inserimento degli stranieri in Italia deve essere senza dubbio favorito per tutti quei soggetti che con il loro lavoro portano un valore aggiunto alla nostra nazione in termini di risorse umane ed economiche, senza dimenticare però un CONTROLLO COSTANTE da parte delle autorità preposte sulle persone che ricevono benefit dai servizi sociali, per i capitali che vengono dirottati all'estero e per le sacche di malavita legate alle strutture criminali straniere.

domenica 3 marzo 2013

Guardia medica in Val Bormida, proposta del gruppo consigliare di minoranza

Formare i medici del Servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia Medica) perché possano offrire anche assistenza pediatrica. Un’idea, lanciata dal capogruppo di minoranza a Cairo, Felice Rota, «che non intende essere in concorrenza con quella della guardia medica pediatrica a cui sta lavorando la Fondazione Città di Cairo, ma, semmai, complementare. La possibilità di realizzare una Guardia pediatrica festiva diurna (dalle 8 alle 20) presso un ambulatorio di “CairoSalute”, finanziata da una Fondazione senza costi per l’ASL 2, è un valore aggiunto. Però - osserva Rota - i bambini non si ammalano solo nei week end in orario stabilito. Si potrebbe, quindi, considerare anche l’ipotesi di utilizzare il Servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia Medica), attivo tutte le notti dalle 20 alle 8, e nei giorni prefestivi e festivi dalle 8 alle 20, come supporto dell’attività dei tre pediatri attivi in Val Bormida e a completamento del progetto di “CairoSalute”».
Tra l’altro, a differenza della guardia medica pediatrica festiva, i medici del Servizio di Continuità assistenziale potrebbero svolgere anche visite a domicilio, pratica ormai abbandonata dai pediatri di base, destando non poche perplessità tra gli utenti: se prima forse vi era un abuso di chiamate per visite a domicilio, vedere bambini con 40 di febbre costretti ad attendere nello studio il loro turno, magari diventando veicoli di contagio per chi sta loro vicino, qualche dubbio non può non crearlo.
Il problema, però, diventa, allora, formare adeguatamente i medici della Continuità assistenziale anche per quanto riguarda l’assistenza pediatrica, esperimento che era già stato tentato, a dire il vero senza troppo successo, qualche anno fa. Prosegue, Rota: «I medici dovrebbero seguire sia dei corsi di teoria sia dei corsi di pratica da effettuarsi presso la Struttura Complessa Pediatria e Neonatologia del San Paolo. Il direttore della Struttura complessa pediatria e neonatologia del San Paolo Ammon Cohen si è dato disponibile con la sua equipe a realizzare questo progetto; e mi sembra che ci sia una disponibilità anche da parte del direttore dell’Asl 2, Neirotti. Invito quindi il sindaco Fulvio Briano a considerare anche questa ipotesi e siamo disponibili a concordare con la maggioranza un incontro l’Asl2».