domenica 3 marzo 2013

Guardia medica in Val Bormida, proposta del gruppo consigliare di minoranza

Formare i medici del Servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia Medica) perché possano offrire anche assistenza pediatrica. Un’idea, lanciata dal capogruppo di minoranza a Cairo, Felice Rota, «che non intende essere in concorrenza con quella della guardia medica pediatrica a cui sta lavorando la Fondazione Città di Cairo, ma, semmai, complementare. La possibilità di realizzare una Guardia pediatrica festiva diurna (dalle 8 alle 20) presso un ambulatorio di “CairoSalute”, finanziata da una Fondazione senza costi per l’ASL 2, è un valore aggiunto. Però - osserva Rota - i bambini non si ammalano solo nei week end in orario stabilito. Si potrebbe, quindi, considerare anche l’ipotesi di utilizzare il Servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia Medica), attivo tutte le notti dalle 20 alle 8, e nei giorni prefestivi e festivi dalle 8 alle 20, come supporto dell’attività dei tre pediatri attivi in Val Bormida e a completamento del progetto di “CairoSalute”».
Tra l’altro, a differenza della guardia medica pediatrica festiva, i medici del Servizio di Continuità assistenziale potrebbero svolgere anche visite a domicilio, pratica ormai abbandonata dai pediatri di base, destando non poche perplessità tra gli utenti: se prima forse vi era un abuso di chiamate per visite a domicilio, vedere bambini con 40 di febbre costretti ad attendere nello studio il loro turno, magari diventando veicoli di contagio per chi sta loro vicino, qualche dubbio non può non crearlo.
Il problema, però, diventa, allora, formare adeguatamente i medici della Continuità assistenziale anche per quanto riguarda l’assistenza pediatrica, esperimento che era già stato tentato, a dire il vero senza troppo successo, qualche anno fa. Prosegue, Rota: «I medici dovrebbero seguire sia dei corsi di teoria sia dei corsi di pratica da effettuarsi presso la Struttura Complessa Pediatria e Neonatologia del San Paolo. Il direttore della Struttura complessa pediatria e neonatologia del San Paolo Ammon Cohen si è dato disponibile con la sua equipe a realizzare questo progetto; e mi sembra che ci sia una disponibilità anche da parte del direttore dell’Asl 2, Neirotti. Invito quindi il sindaco Fulvio Briano a considerare anche questa ipotesi e siamo disponibili a concordare con la maggioranza un incontro l’Asl2».

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